Qualsiasi patologia in presenza di malnutrizione tende a peggiorare e ad aggravarsi. L’elaborazione di un piano alimentare parte dalla conoscenza e dalla comprensione dei meccanismi fisio-patologici fondamentali di ogni soggetto. Su questa base, la nutrizione non è un conteggio di calorie o un ricettario ma un supporto concreto a un percorso terapeutico che oltretutto non cura solo le patologie già diagnosticate ma le previene.
Premessa
L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale in primis sulla prevenzione delle patologie cronico-degenerative e in questo caso anche nella prevenzione del cancro. Dietro a questa patologia, essenzialmente, vi è un danno al DNA che altro non è che il libro dei libri delle nostre cellule, all’interno del quale sono scritte tutte le istruzioni su come esse devono vivere, sui percorsi da fare, sui meccanismi evolutivi da intraprendere, su che tipo di organo andranno a formare e anche sui limiti biochimici che esse devono rispettare. C’è scritto tutto. Anche di che colore abbiamo i capelli! Quando un pezzo del nostro DNA, quando anche una lettera del testo in esso contenuto, cambia, la cellula va incontro a mutazione e se non sa seguire più le sue rigide regole molecolari deraglia verso forme aberranti e pericolose trasformandosi in cellula cancerosa. Ma come muta il nostro DNA? Muta spontaneamente purtroppo e vi sono dei meccanismi di controllo che lo riparano o che falliscono nella riparazione e può mutare per induzione di un agente esterno: molecole infiammatorie prodotte dal grasso in eccesso, molecole ossidanti, ormoni e fattori di crescita contenuti in alcuni alimenti, raggi UV, fumo di sigaretta, inquinamento, tossine, agenti virali. Inoltre, la formazione del tumore è favorita da condizioni ematochimiche assai note ma trascurate ahimè: alti livelli di glucosio nel sangue, alti livelli di insulina circolante. Tutte condizioni che creano la possibilità della formazione della “tempesta perfetta” e tutte condizioni controllabili con un’alimentazione oculata. Ecco allora che la nutrizione svolge un ruolo di fondamentale importanza, non solo contro la formazione dei tumori ma anche nella prevenzione delle altre patologie cronico degenerative: obesità, diabete, cardiovascolari. L’iperglicemia favorisce la crescita delle cellule maligne fornendo energia alle cellule cancerose. Numerosi e recenti studi clinici hanno anche mostrato un aumento del rischio che il diabete sia associato a diversi tipi di cancro. Ad essere riscontrato con ricorrenza è un alterato metabolismo del glucosio scarsamente regolato nei pazienti diabetici con livelli aumentati di marker infiammatori cronici, ad esempio interleuchina-1︎, IL-6 e fattore di necrosi tumorale TNF. Proprio riguardo il TNF che è una nota citochina proinfiammatoria e protumorigena, prodotta dai tessuti adiposi (grasso), è stato visto avere un ruolo significativo nella formazione e nello sviluppo del cancro. Ad esempio l’iper-glicemia è associata alla possibilità di neoangiogenesi, ovvero alla formazione di nuovi vasi sanguigni da e per le cellule cancerose. Come se esse si costruissero delle autostrade di vasi per drenare tutte le risorse a se (Szlosarek et al., 2006; Insulin resistance and cancer: the role of insulin and IGFs Sefirin Djiogue; Hyperglycemia and Cancer: A State-of-the-Science Review; Hyperglycemia, tumorigenesis, and chronic inflammation; www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/cancer). La domanda che dobbiamo farci è semplice: come possiamo fare per prevenire le patologie cronico-degenerative e quindi le patologie più gravi? La risposta è altrettanto semplice: allontanando gli alimenti che contengono molecole che causano danni e avvicinandoci ad alimenti che contengono molecole benefiche.
NUTRIZIONE ONCOLOGICA IN PREVENZIONE E IN POST DIAGNOSI
Come abbiamo evidenziato è del tutto intelligibile come fattori esogeni ed in particolar modo l’alimentazione, svolgano un ruolo fondamentale nell’insorgenza del tumore, nel contenimento dello stesso e a supporto delle terapie mediche convenzionali. La nutrizione oncologica non intende sostituirsi e non deve sostituirsi alle terapie farmacologiche post diagnosi, bensì deve essere un’ arma a supporto delle stesse e una strategia di prevenzione essenziale nella lotta al cancro. E’ chiaro, altresì, che gli interventi alimentari sono diversi da soggetto a soggetto, da tumore a tumore, da condizione psico-sociale a condizione psico-sociale, da stato di salute a stato di salute e da stato nutrizionale a stato nutrizionale. Però possiamo qui di seguito riassumere dei principi fondamentali che nella pratica clinica possiamo e dovremmo tenere ben presenti:
– Riduzione grasso corporeo in particolar modo grasso viscerale perché è quello più vicino agli organi vitali e più esposto sul sistema portale.
– Riduzione zuccheri semplici a favore degli zuccheri complessi in un quadro che contempli fabbisogno energetico, indice glicemico e carico glicemico.
– Riduzione livelli circolanti di insulina e controllo di iperinsulinemie genetiche e familiari o dovute allo stile alimentare e al contesto sociale.
– Preferenza per le proteine vegetali e/o per fonti proteiche ad alto valore biologico o da pesce azzurro, limitando quanto più possibile la carne rossa e gli insaccati. In questo contesto bisogna prediligere, circa le carni bianche, quelle provenienti dagli allevamenti ruspanti e biologici.
– Limitare il consumo del latte vaccino a favore del latte vegetale come avena, nocciola, noci, cocco oppure a favore di kefir o yogurt.
– Prediligere grassi buoni, in particolare olio extravergine di oliva, noci, nocciole, mandorle, pistacchi o frutti grassi come avocado.
– Prediligere frutta e verdura di stagione ricca in antiossidanti, lavata correttamente e ove sicuri di una provenienza biologica, prediligerli con la buccia.
– Praticare costantemente attività fisica aerobica per la riduzione della glicemia e dell’insulinemia.
– Controllo dei livelli di alcune vitamine, in particolar modo della vitamina D che implicata nel potenziamento del sistema immunitario svolge un ruolo di supporto allo stesso.
Per approfondire ulteriori argomenti circa la nutrizione clinica e la nutrizione oncologica cliccate sulle due pagine Dietoterapie e Articoli e video.
Che ruolo svolgono le iper-glicemie e le iper-insulinemie nella formazione dei tumori?
Dott. Massimiliano Cerra – Biologo e Nutrizionista esperto in Nutrizione Clinica e Oncologica
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